Pubblicato: 04.03.2013.
La Citta’ di Buie basa i suoi potenziali turistici principalmente sulla ristorazione e l’enogastronomia. L’impianto turistico piu’ importante e’ sicuramente il Villaggio turistico di Canegra, situato a ridosso di una rigogliosa e vasta pineta che viene a lambire la spiaggia ricoperta di candidi ciottoli levigati dalle acque. L’ampio insediamento turistico che qui e’ sorto, il primo all’entrata nell’Istira croata, dispone di un villaggio con bungalow protetti dall’ombra dei pini, di ristoranti con ampie terrazze con vista sul golfo di Pirano e sulle saline. Vi e’ situtato anche un bel campeggio naturistico.
Molti ristoranti privati offrono anche alloggi, mentre lo sviluppo degli agriturismi offre nuovi spunti turistici nell’entroterra rurale. Nel territorio di Buie operano 3 agriturismi, cca 30 case rurali per le vacanze, 11 konobe e 11 ristoranti e pizzerie. Nell’industria agroallimentare vanno ricordate numerose cantine vitivinicole, numerosi produttori di olio di oliva, produttori di miele e la produzione dei prodotti a base di tartufo.
Nella zona di Buie si trovano due alberghi, ambedue sul confine croato-sloveno. A ridosso del confine di Stato di Plovania e’ situtato il casino’ Mulino costruito recentemente e che si presenta in una maestosa e raffinata veste architettonica. Alla vareita’ dei giochi si accompagnano sfilate di moda, spettacoli di cabaret ed altre manifestazini ad alto livello. Un rinomato ristorante e sofisticati bar competano l’offeta di qusto prestigioso indsedimento rustico. Qualche chilometro piu’ avanti, all’incorcio per Canegra, e’ situato l’albergo Plovanija che dispone di una piscina, un casino’ ristorante e altri servizi.
L’alto Buiese e’ caratterizzato da nuclei rurali, di interesse storico-culturale, in pietra arenaria tipica dell’architettura istriana. Il clima favorevole del territorio e la terra collinosa offrono in particolare alla vite e all’ulivo un habitat ideale per prodotti d’alto pregio. Accanto al gia’ affermato turismo venatorio, una serie d’iniziative sono sorte per valorizzare adeguatamente le ricchezze ambientali e gastronomiche di quest’area. La strada del vino e la manifestazione Cantine aperte che ci portano a conoscere e assaporare il prodotto nelle cantine dei vinificatori dove primeggiano l’oramai famoso moscato di Momiano, la malvasia di Buie, il terrano e il reforsco. I numerosi ristoranti, in buona parte a conduzione familiare e un promettente avvio dell’agriturismo, basano sutte tradizionali locali la loro cucina impreziosita dai sapori inconfondibili di questa terra: il rosso prosciutto stagionato dalla bora, il formaggio pecorino, fragranti ortaggi, funghi, asparagi di bosco e varie specialita’ con la selvaggina e con i pregiati tartufi bianchi della valle del Quieto. La Citta’ di Buie e l’Ente turistico partecipano all’organizzazione di numerosi promozioni di prodotti autoctoni: salsicce, asparagi, olio, vino, uva, manifestazioni turistiche e sportive.
Il reticolato di sentieri e strade, al di fuori del traffico automobilistico, permette di praticare attivita’ sportive ecocompatibili come lo jogging, l’orientamento, il ciclismo su montain-bike e l’equitazione. E’ possibile compiere escursioni speleologiche con guide specializzate.
Durante il 2008. sono state evidenziate 30.595 visite e 156.370 pernottamenti. Gli ospiti arrivano dalla Germania, l”Italia e la Slovenia.