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Amministrazione

COMUNICATO STAMPA

Pubblicato: 18.10.2013.

Cari concittadini,

In occasione degli articoli di giornale nei quali l’amministrazione comunale di Buie viene menzionata nel contesto di una gestione irrazionale e dispendiosa, desidero informarvi dei fatti.

Nell’articolo pubblicato il 06 ottobre 2013 nel Glas Istre, l’autore Krešimir Tadijić scrive l’articolo sulle spese delle amministrazioni comunali per le telecomunicazioni. Nella copertina viene affermato che la Città di Buie con la spesa di 265,00 kune/mensili per cellulare (14), per una spesa mensile di 3.710 kn mensili, ci rende una tra le più dispendiose amministrazioni locali in Istria. Devo sottolineare che la domanda e’ stata posta dal giornalista in modo molto generico, tanto che i dati presentati nella tabella nel giornale sono inesatti, ovvero non risulta chiaro quali dati sono stati presentati dalle singole amministrazioni locali (dati con o senza IVA ed altre tasse, il consumo medio, minimo e massimo). Irrilevante. E’ possibile che siamo l’amministrazione municipale più dispendiosa in questo segmento, ma in realtà ne dubito molto.
Fatto sta che nell’anno 2006 i costi per i telefoni  (4 cellulari) ammontavano a 590 kn mensili. Oggi il costo (14 cellulari) e piú che dimezzato grazie ai benefici degli operatori, ma soprattutto a un risparmio in tutti i segmenti di lavoro.
Oltretutto, tutti i beneficiari, incluso il sindaco e i vicesindaci hanno un importo limitato di spesa, e la maggior parte dei telefonini è stata comprata per l’importo di 1 kuna. Io uso l’iPhone che ho pagato personalmente.

L’articolo pubblicato nel Jutarnji list dell’ 11 ottobre 2013 dal titolo „I burocrati per le cui paghe viene speso più del 20% del bilancio della municipalità dovranno diventare volontari“ dell’autore Nikola Jelić e Dragana Radusinović, che e’ stato commentato anche sul portale iPress.hr, come pure l’articolo pubblicato sul Glas Istre del 14 ottobre 2013 presentano un approccio sensazionalista assolutamente non oggettivo fatto da giornalisti non professionali con l’obiettivo di destabilizzare la reputazione degli organi municipali democraticamente eletti. A questo fatto ha reagito prontamente anche l’Associazione delle municipalità della Repubblica di Croazia pubblicando un comunicato stampa intitolato „ Tutte le municipalità nella Repubblica di Croazia hanno armonizzato le proprie attività in base ai limiti imposti dalla legge“.
Personalmente, negli ultimi giorni sto smentendo queste  affermazioni riportate dalla stampa.

Vorrei sottolineare che i vincoli di bilancio sui salari non vengono conteggiati con la formula del 20% sul bilancio totale ma sulla quota di bilancio che consiste nei proventi basati sulla legge. La Città di Buie per le paghe dei dipendenti pubblici nel 2011. ha speso il 16,65 %, nel 2012  il 18,98 % mentre il piano per il  2013 ammonta al 19,61 % dei proventi basati sulla legge. La differenza delle percentuali durante gli anni si basa, purtroppo, sulla diminuzione dei proventi del bilancio. Desidero ricordare che nel 2011, abbiamo eseguito la correzione, ovvero abbiamo diminuito le paghe dei dipendenti pubblici onde non superare i limiti imposti dalla legge. Oltretutto, la Revisione statale ogni anno esegue i controlli della gestione delle municipalità e sicuramente avrebbero reagito in caso di gestione poco oculata.
Il problema sta nel fatto di avere un bilancio piccolo che non permette molte possibilità per lo sviluppo e soddisfare tutte le necessità. Facciamo però del nostro meglio per permettere ai beneficiari del bilancio di svolgere nel modo migliore le loro attività.
La mia intenzione non è quella di giustificare nessuno, ma di presentare i fatti, ovvero interpretare i dati e le percentuali presentate. Tutti i dati sono pubblici e si possono controllare presso l’Assessorato per gli affari generali della Città di Buie.
Ogni critica, soprattutto se fatta a fin di bene, le accetto sempre, ma non accetto informazioni che non sono corrette o che sono interpretate in modo inesatto e pertanto devo reagire con questa spiegazione.

  Il vostro sindaco
Edi Andreašić

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