Pubblicato: 03.03.2013.
Il territorio della Citta’ di Buie si estende nella parte nord occidentale dell’Istria, tra i fiumi Quieto e Dragonja, a settentrione sulle verdi colline dell’Alto buiese ed affacciandosi al mare lungo un breve tratto della costiera di Canegra. Su una superficie di 103,40 kmq vivono circa 6.000 abitani.
Una vasta zona dell’area settentrionale e’ definita dai geologi il Carso di Buie o l’anticlinale spianata di Buie. Infatti l’area calcarea predomina a settentrione accentuandosi e prolungandosi particolarmente in direzione nord-est. Qui sono frequenti le depressioni o doline, ricoperte di terreno rosso in parte misto a sedimenti argillosti. Il degradamento del terreno si accentua man mano che si procede verso la valle del Quieto e la piana che scende al mare. Il paesaggio e’ reso piu’ attraente dalle gradinate delle terrazze che l’uomo ha plasmato diligentemente a ridosso delle colline mettendovi a coltura la vite e l’ulivo.
Oltre all’abitato di Buie, le maggiori frazioni sono quelle di Momiano, Castelvenere, Marussici, Tribano, Crassiza e Carsette. La Citta’ di Buie e’ il centro amministrativo, giudiziario e scolastico del Buiese.
A Buie si trovano il Tribunale comunale con il catastro, le scuole elementari, medie e superiori in lingua croata ed italiana, una sezione della Facolta’ di economia dell’Universita’ di Fiume, alcuni uffici regionali ed il Consolato onorario della Repubblica Italiana.
Oltre al terminal doganale, a Buie si trova anche la stazione di polizia.
A Castelvenere e Plovania si trovano due valichi internazionali di frontiera per la Repubblica di Slovenia.
Per la sua collocazione strategica a ridosso del confine, la Citta’ di Buie e’ anche zona di transito di carattere internazionale. Vi si trova la viabile in direzione Pola-Capodistria-Trieste, come pure la strada a scorrimento veloce, ovvero la Y Istriana.
Nelle vicinanze si trovano anche le stazioni ferroviarie di Pinguente, nella parte croata e di Capodistria nella parte slovena, come pure gli aeroporti di Sicciole (Slovenia), Ronchi (Italia) e Pola.